Ricordo di Ferdinando Saccocci

Alla fine del mese scorso ci ha lasciato Ferdinando Saccocci, "Nando", che tutti coloro che hanno frequentato la palestra di scherma al CUS hanno conosciuto per la sua disponibilità e competenza e dove spesso si intratteneva con genitori e atleti durante lo svolgimento della sua attività di tecnico delle armi.

Con Nando non si parlava solo di riparazione e messa a punto di fioretti, spade o sciabole ma spesso si finiva per parlare un po' di tutto e magari si ascoltava un suo consiglio, generalmente espresso in forma di parere, che derivava dalla sua esperienza, dall'aver potuto intrattenere rapporti con tantissime persone per le quali Nando era sempre disponibile sia dentro che fuori dai luoghi di gara.

Profondo conoscitore della tecnica ma anche sperimentatore con quella ricerca della perfezione nei dettagli che a qualche collega sembrava eccessiva, anche se sono molti in Italia ad aver appreso ben più dei rudimenti di questa importante attività dove gli atleti sono sicuramente "clienti" molto esigenti. Possiamo sicuramente affermare che, nel suo campo, è stato un valido Maestro che ha formato tanti bravi allievi.

Insieme a Susanna, la moglie, hanno rappresentato per molti anni un punto di riferimento per atleti di vertice portando in giro e facendo crescere in Italia il marchio "Allstar"; le scelte successive non hanno intaccato minimamente l'amore di Nando per la scherma, che ha continuato a far parte attiva della sua vita, fornendo assistenza e collaborazione anche ad altre marche del settore senza mai abbandonare lo storico marchio da lui creato: "Senarmi".

Chiunque abbia avuto possibilità di conoscerlo si ricorderà di una persona mai sopra le righe ma dalla quale traspariva competenza e passione per la sua attività, per la scherma e per tutto lo sport.

Non sarà facile passare dalla zona delle riparazioni, che i ragazzi avevano ribattezzato "La stanzina di Nando", senza pensare di vederlo ancora lì, con il tester o un cacciavite in mano, intento a completare l'ennesima messa a punto per restituire, con un sorriso compiaciuto, all'atleta di turno, l'arma perfettamente funzionante.

Ciao Nando